Archive for the 'Capponi' Category

Un aiuto alle famiglie in difficoltà

Un aiuto concreto per tante famiglie che attraversano uno stato di difficoltà temporaneo. Con questo scopo la Provincia, in collaborazione con le banche di Credito Cooperativo del territorio, ha attivato il progetto del microcredito sociale: un fondo di 100mila euro per garantire piccoli prestiti fino ad un massimo di 3mila euro da restituire in 36 mesi. Il progetto è rivolto alle famiglie della nostra provincia, anche di diversa nazionalità se in regola con i permessi di soggiorno, e potrà essere utilizzato per affrontare situazioni di emergenza come spese sanitarie, scolastiche, attivazione di utenze o altri eventi straordinari. Per far si che il progetto possa rispondere realmente ai bisogni del territorio, la Provincia ha coinvolto anche gli Ambiti territoriali sociali e le Caritas delle diocesi.
“Vogliamo unire le forze del territorio – ha spiegato l’assessore provinciale Andrea Blarasin – per raggiungere obiettivi comuni, soprattutto in un momento difficile come questo. Non si tratta di un progetto fine a se stesso, ma che s’inserisce in una serie di iniziative volte a dare respiro a situazioni di instabilità”.
“Non è un provvedimento tardivo – ha concluso il presidente Franco Capponi – ma che arriva in un periodo ancora piuttosto difficile, perchè la ripresa sarà ancora lunga”.

Da Il Resto del Carlino

Frau, stop alle trattative

di Roberto Scorcella

Brusco stop alle trattative fra sindacati e azienda sugli esuberi a Poltrona Frau. I rappresentanti dei lavoratori, dopo l’incontro di oggi, parlano apertamente di rottura della trattativa, tanto che non è stato calendarizzato nessun altro incontro. Anche se dai 66 esuberi si è passati a un numero decisamente inferiore, 47, mancano prospettive per almeno quindici unità per le quali non viene prospettata alcuna soluzione a differenza di chi potrebbe uscire dall’azienda su base volontaria, con incentivi al prepensionamento o con il trasferimento ad altre aziende impegnate in attività collaterali alla Frau. Ma i sindacati hanno espresso chiaramente la loro posizione: si può discutere solamente di uscite volontarie. Inoltre, non si è parlato degli importi degli incentivi.
Quello di oggi era il primo incontro dopo la chiusura della prima fase della trattativa, dove non si è giunti ad un accordo a 45 giorni dalla data in cui Poltrona Frau ha avviato la procedura di mobilità. La trattativa in sede locale era stata sospesa ed è stata avviata una nuova trattativa con il coinvolgimento della Regione. All’incontro, infatti, era presente anche l’assessore regionale al Lavoro, Fabio Badiali. I sindacati, quindi, sono pronti a proseguire la battaglia e per questo nei prossimi giorni metteranno in atto le otto ore di sciopero che erano state già proclamate precedentemente. Saranno scioperi “a sorpresa” nel tentativo di mettere in difficoltà l’azienda. Cauto il direttore generale di Poltrona Frau, Piero Valentini, per il quale la trattativa non è chiusa, ma anzi ha fatto dei passi in avanti visto che il numero degli esuberi è già sceso da 66 a 47. “Sugli esuberi per i quali non abbiamo ancora trovato una soluzione” spiega “dovremo ragionare con la controparte”. L’assessore Badili, intanto, si è preso del tempo per valutare bene la situazione e potrebbe riconvocare azienda e sindacati la prossima settimana, anche su tavoli separati. Domani mattina i rappresentanti dei lavoratori si recheranno nella sede della Regione Marche ad Ancona dove è in programma un consiglio regionale sulla crisi occupazionale: cercheranno di incontrare il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, per rappresentargli la situazione dei lavoratori di Poltrona Frau e delle loro famiglie e chiedergli il sostegno della politica.

Il comunicato stampa della Provincia, aggiornato dopo gli sviluppi della riunione.
Alla fine della riunione che si è svolta oggi nella sede della Poltrona Frau a Tolentino, per trovare una soluzione alla vertenza in atto, le posizioni delle parti sono rimaste ancora distanti. Nel pomeriggio la riunione è continuata senza però giungere ad un possibile accordo. Le organizzazioni sindacali hanno dichiarato la loro disponibilità ad accettare procedura di prepensionamento solo ed esclusivamente su base volontaria trovando in questo contrarietà da parte dell’Azienda. Anche le offerte di incentivi presentata da quest’ultima per favorire le dimissioni sono state ritenute insufficienti da parte dei rappresentanti dei lavoratori.
“Noi continueremo a perseguire ogni sforzo per mantenere la nostra azione di mediazione” – ha dichiarato in serata l’assessore provinciale al Lavoro, Andrea Blarasin, il quale ha seguito fino al termine la riunione a Tolentino dove in mattinata aveva partecipato anche il presidente della Provincia, Franco Capponi.
Proprio Capponi, a sostegno della trattativa, aveva comunicato alle parti la disponibilità della Provincia a mettere in atto progetti mirati di formazione per i lavoratori che accettino volontariamente il trasferimento ad altre aziende. Pur riconoscendo all’azienda la piena legittimità di porre in essere iniziative di riorganizzazione, da parte delle istituzioni è stato ribadito come tali riorganizzazioni debbano risultare strategiche per rafforzare la redditività dell’azienda stessa e garantire nel contempo il mantenimento sul territorio della produzione, del marchio e della leadership di Poltrona Frau.
Ai rappresentanti dell’azienda il presidente Capponi e l’assessore Blarasin hanno tenuto a rimarcare come il brand Frau sia oggi un prodotto del territorio maceratese, rappresenti un modello di impresa e sia anche l’orgoglio dei lavoratori che con la loro professionalità e manualità hanno saputo farlo sviluppare, suscitando un grande appeal dei mercati verso tali prodotti.
La Provincia ha comunicato anche il proprio impegno ad attivare misure di sostegno per far fronte a situazioni di precariato, incentivando nel contempo creazioni di nuove micro imprese ed agevolare così iniziative di lavoro autonomo.
In serata l’assessore provinciale Blarasin, nel comunicare che la Provincia insisterà per portare avanti la propria mediazione, si è dichiarato fiducioso sulla possibilità di far incontrare nuovamente le parti in una sede istituzionale, eventualmente anche a livello regionale. Un accordo sulla vertenza Frau – ha detto Blarasin – è necessario per l’Azienda, per i lavoratori dell’industria tolentinate e per l’impatto positivo che avrebbe in tutto il territorio maceratese.

Sostegno ai lavoratori: assessore Blarasin incontra i sindacati

(ASCA) – Macerata, 21 lug – Sostegno al reddito dei lavoratori in mobilita’, meccanismi di anticipazione della Cassa integrazione, la formazione, l’istituzione di un Osservatorio che monitorizzi l’andamento economico-occupazionale, interventi per assicurare il credito bancario alla imprese, l’apprendistato, interventi per il settore occupazionale del commercio dove piu’ forte e’ il fenomeno del precariato. Sono stati questi i temi del primo incontro che il neo-assessore provinciale alle politiche del Lavoro, Andrea Blarasin, ha avuto con i rappresentanti delle segreterie territoriali delle confederazioni sindacali, dalla Cisl, Uil, Ugl, assente la Cgil che aveva impegni concomitanti.
Un incontro volto alla reciproca conoscenza, per ”avviare rapporti costruttivi, ma anche ad avere un confronto complessivo in ordine della situazione socio-economica in provincia di Macerata. In particolare, l’assessorato, si legge in una nota, assicurera’ la gestione delle misure di sostegno all’occupazione e alla creazione di nuova impresa, la gestione ed il controllo delle attivita’ di formazione professionale e di apprendistato, sostegno ai processi aziendali di trasformazione organizzativa e di formazione tecnologica finalizzati alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro. L’assessore provinciale Blarasin, ha espresso l’intenzione di attivare il fondo di garanzia di 100mila euro per ”microcredito” a favore di famiglie in difficolta’ e di dare il massimo impulso alla Commissione provinciale per il lavoro, quale struttura in grado di assicurare la concertazione con le parti sociali in ordine all’esercizio delle funzioni dell’ente in materia di formazione e lavoro.
(Asca)

Capponi sta scegliendo la sua squadra

di Matteo Zallocco
In questi primi giorni da Presidente della Provincia Franco Capponi ha iniziato a prendere visione del bilancio. Uno dei passi successivi e più attesi (in particolar modo dai partiti) sarà la nomina degli assessori. A tal proposito voci accreditate danno per molto probabili diversi nomi. Praticamente certo quello di un altro treiese, Antonio Pettinari, segretario regionale dell’Udc, che avrà la vice-presidenza. In tal senso l’accordo era stato preso già da tempo, probabilmente proprio al momento dell’allenza con l’Udc, partito poi risultato assolutamente decisivo per il ribaltone in Provincia. Per Pettinari ci sarà anche la delega ai lavori pubblici o alla viabilità, cariche che ha già ricoperto in passato.Gli assesorati sono dieci e in più ci sarà da stabilire la presidenza del consiglio provinciale. I partiti della coalizione sono cinque: il Pdl che ha ottenuto il 30.5% dei voti, l’Udc he è arrivata all’11,6%, la Lega Nord al 3.9%, Una Forza per cambiare al 3.4% e la Destra (3.2%). Probabilmente a quest’ultimi tre andrà un assessorato a testa: “Una Forza per Cambiare” ha eletto l’ex sindaco di Recanati Fabio Corvatta e l’assessorato potrebbe spettare a lui o a un altro ex sindaco (di Montelupone), Nazzareno Agostini, nome sicuramente gradito a Franco Capponi. Anche l’assessore della Destra potrebbe essere un ex sindaco, ossia Simone Livi che dopo la lunga esperienza amministrativa a Sant’Angelo in Pontano ha appena ottenuto un ottimo risultato alle provinciali ed è stato eletto consigliere. Per la Lega il consigliere eletto è Enzo Marangoni, ora bisogna vedere se sarà lui o qualcun altro il probabile assessore.
Nell’Udc oltre a Pettinari sembra sicuro assessore anche Giorgio Giorgi, il cingolano secondo degli eletti.All’interno del Pdl sembra certo un posto da assessore per l’ex primo cittadino di Matelica Patrizio Gagliardi (nella foto in basso) che nel suo collegio ha registrato il consenso più alto in assoluto (il 41.5% con 2.420 voti). L’ex sindaco e attuale vice-sindaco di Civitanova Marche Erminio Marinelli (secondo in quanto a consensi con il 40.15%) dovrebbe invece puntare alle elezioni regionali del prossimo anno. Molto probabile un assessorato per un altro civitanovese, Umberto Marcucci, già consigliere provinciale e terzo degli eletti nel Pdl. Per lui si parla dell’assessorato al turismo.Dovrebbe diventare assessore anche l’unico consigliere eletto nel capoluogo, ossia Andrea Blarasin, già consigliere provinciale e comunale. Blarasin ha registrato il 33,08% nel collegio di Macerata IV ed è stato l’unico eletto della città nonostante siano scesi in campo nelle fila del centro sinistra anche degli assessori comunali. Almeno un assessore di Macerata ci sarà e Blarasin sembra il miglior indiziato.
Difficile immaginare una Giunta senza almeno una donna e anche in questo senso la decisione potrebbe ricadere su chi ha portato tantissimi voti come Isabella Parrucci (San Ginesio, 35,55) e Maria Grazia Vignati (Civitanova II, 35,52). Il padre di Isabella, l’ex sindaco ginesino Pietro Enrico Parrucci, quasi certamente prenderà il posto in Regione di Franco Capponi. Parrucci era stato il secondo eletto nelle liste di Forza Italia: prima di lui c’è Salvatore Piscitelli, nel frattempo eletto senatore e quindi incmpatibile.Tornando ai possibili assessori Capponi, nel corso della campagna elettorale, aveva anche preannunciato che sarebbe ricorso a due esterni. Un nome che continua a girare è quello di Paolo Cesanelli, già assessore comunale negli anni Ottanta ed ora esponente di spicco del volontariato di sponda cattolica. Ma prima, come è sempre successo un po’ ovunque, bisognerà ascoltare i partiti.

Macerata: Ecco i candidati del Pdl

“Abbiamo scelto dei candidati autorevoli, in rappresentanza delle diverse categorie della città, per restituire a Macerata il ruolo di capoluogo che le spetta”. Così Franco Capponi ha presentato ieri i candidati del Pdl alle elezioni provinciali nei quattro collegi di Macerata. Sono Andrea Blarasin, già consigliere provinciale, che correrà a Piediripa, Vergini, Santa Lucia, Pace, Silvano Iommi a Sorzacosta, Claudio Carbonari a Villa Potenza, Debora Pantana al centro storico. “Negli ultimi anni – ha continuato il candidato presidente del centrodestra, Macerata ha perso molte delle sue funzioni, basti pensare alla chiusura della sede della Banca d’Italia. Noi vogliamo rilanciare la città, sfruttando anche i grandi flussi che genererà la Quadrilatero. Il capoluogo dovrà però dialogare con tutti i Comuni del territorio, diversamente da quanto è avvenuto fin’ora”. Usando una metafora calcistica, Capponi ha poi detto di sentirsi come l’allenatore di una squadra: “Non sono una prima donna e penso ad agire più che ad apparire. La nostra non sarà una campagna elettorale sopra le righe: sarò la campagna elettorale dell’ascolto e del confronto”.
I quattro candidati maceratesi hanno quindi delineato le priorità da seguire. Per Silvano Iommi, “Macerata sta vivendo una caduta verticale dal punto di vista industriale, amministrativo e culturale. Il suo rilancio passa attraverso la creazione di un nuovo polo produttivo e museale, il potenziamento del tribunale e la realizzazione di una cittadella dei servizi con la riqualificazione della zona delle Casermette”. Debora Pantana ha invece sottolineato la necessità di interventi a sostegno delle donne lavoratrici e ha attaccato lo slogan del presidente uscente: “Ma quali fatti? A Macerata, Silenzi ha fatto solo spot e nulla di concreto”.
Andrea Blarasin ha puntato il dito contro la coalizione a sostegno di Silenzi. “In cinque anni di mandato – ha accusato Blarasin – Silenzi ha svilito il ruolo del consiglio provinciale e quindi del territorio, accentrando ogni decisione per aumentare la sua visibilità personale. Ora, il presidente uscente, evita perfino di nominare i partiti che dovrebbero sostenere la sua candidatura: da Rifondazione comunista ai Verdi, dai Comunisti italiani al Pd, si tratta delle stesse forze che hanno affossato il governo Prodi.”