Archivio per ottobre 2009

Blarasin replica al Sindaco: "dieci anni senza fare nulla"

di Andrea Blarasin

“La risposta del Sindaco Giorgio Meschini alle mie costatazioni va verso problemi di viabilità che l’Amministrazione provinciale ha deciso di affrontare ragionando su progetti globali e organici, per rendere più funzionale tutta la viabilità provinciale. Ma il Sindaco, in 10 anni di mandato, ha risolto i problemi di viabilità maceratesi di sua competenza? Non sembra proprio guardando l’insediamento produttivo “Valleverde”, a ridosso dell’abbazia di San Claudio, progettato senza strade di accesso né di uscita. Come se non bastasse, nei pressi del centro commerciale Val di Chienti c’è una via di accesso diretta allo stesso che da sempre è sbarrata da transenne: quando pensa di metterci mano? Magari a Natale per farne dono ai cittadini? Lasciamo la periferia e dirigiamoci in centro, accolti dai semafori (oggi in festoso lampeggio arancione perché non più operativi, quindi sperpero di denaro pubblico) inventati per far meditare i maceratesi su tematiche esistenziali mentre sono costretti in fila accanto al cimitero. Cerchiamo un posto per l’auto e scopriamo che dove non si paga tutto è occupato, fin nella campagna maceratese. Nei parcheggi a pagamento si trovano invece tanti posti liberi: qualche cosa vorrà significare… Quanto poi al fatto che in altre poche città il posteggio si paga e anche più salato non significa che ci sia l’obbligo di seguirne l’esempio. Il parcheggio gratuito è un segnale di accoglienza che invita a venire a Macerata anziché fuggirla. Sulle manifestazioni organizzate è meglio stendere un velo pietoso e la risposta più evidente l’hanno data i cittadini disertando il centro storico; poi con le parole si può affermare qualunque cosa ma la realtà resta, è ben diversa e sotto l’occhio di tutti. E’ il motivo per cui i commercianti protestano da 10 anni: ricordate Macerata Futura? Le stesse cose le stanno dicendo ancora oggi tutti quelli che hanno le attività in centro, costretti a consorziarsi di nuovo perché si ventilava in giro la possibilità di passare un Natale al buio o, in alternativa, come alcuni pensavano di fare, accendendo rosse lucette votive in vetrina. D’altra parte, a una città resa dormiente per non vedere la continua cementificazione in atto… troppe luci potrebbero dare fastidio, causandone il risveglio”.

Macerata: "città aperta parcheggi chiusi, che disinteresse".

di Pierfrancesco Castiglioni
(Capogruppo Pdl in Comune)

Rasenta il comico se non proprio il grottesco, quanto accaduto domenica scorsa riguardo l’apertura dei parcheggi. L’amministrazione Meschini organizza una giornata in cui finalmente tanta gente viene richiamata a Macerata, dimenticandosi tuttavia di informare i gestori dei parcheggi affinché gli stessi possano restare aperti nel corso di tutta la domenica. C’è da dire che ogni volta che il centrodestra maceratese ha evidenziato la necessità di una apertura dei parcheggi anche nelle giornate festive e in orari che vadano oltre le ore 21, l’amministrazione ha sempre indicato come causa principale la mancata disponibilità dei gestori, per cui non meraviglia che anche in questo caso si sia giocato sull’equivoco. Ma questa volta Apm, Saba e Giulioni si sono fatti sentire denunciando lo scarso coordinamento e la totale mancanza di flusso di informazioni.
Ciò è ancora più sorprendente se si pensa che l’Apm è un’azienda controllata quasi interamente dal Comune, per cui si potrebbe dire che quest’ultimo non è riuscito ad informare neanche se stesso. Così tra ascensori rotti e parcheggi chiusi non si è fornita certamente a chi ha pensato di passare una domenica nella nostra città un’immagine di efficienza. Ma cosa ancora più deprecabile è che quando finalmente la Giunta Meschini organizza un qualche evento che può andare a beneficio anche dei commercianti del centro storico, lo fa con approssimazione e noncuranza. Nè può cavarsela, il Sindaco, accusando l’opposizione – come ha fatto con l’assessore provinciale Blarasin – di voler solo fare propaganda elettorale: ciò che è accaduto non è un’opinione, ma un fatto e l’operato di un’amministrazione si misura anche su episodi come questo che si inquadrano nel totale disinteresse con il quale il centrosinistra maceratese guarda ai problemi del centro storico e della città. Macerata non merita questo; è necessario un cambiamento e solo il centrodestra può garantirlo.

Poltrona Frau, trovato l’accordo: scongiurati gli esuberi

di Roberto Scorcella
Fumata bianca a Poltrona Frau.
Dopo diciannove, estenuanti ore di trattativa, questa mattina alle 9 azienda e rappresentanti dei lavoratori sono finalmente riusciti a raggiungere un accordo in extremis. Una buona notizia che pone fine a una vicenda durata diversi mesi nel corso dei quali non sono mancati momenti di tensione. Alla fine tutti, in qualche modo, ne escono soddisfatti: da un lato i sindacati che sono riusciti a ridurre ai minimi termini la perdita di forza lavoro, dall’altra l’azienda che ha posto le basi per un piano di riorganizzazione dal quale, ed è stato scritto nero su bianco, Tolentino uscirà ulteriormente rafforzato. Prima, comunque, di cantare definitivamente vittoria bisognerà attendere l’assemblea dei lavoratori di Poltrona Frau prevista per lunedì che dovrà ratificare l’ipotesi di accordo sottoscritta dai sindacati. Ma non ci saranno sorprese. Nel verbale di intesa sottoscritto in Regione con le parti sono scongiurati gli esuberi, se non quelli su base volontaria, è previsto un periodo di cassa integrazione di 1 anno per esigenze di riorganizzazione; sono previsti incentivi all’esodo volontario; le parti si impegnano ad individuare del personale che su base volontaria aderiranno al piano di incentivazione di accompagnamento alla mobilità. Nel verbale di intesa, tra gli altri punti, si sottolinea che “la Società Poltrona Frau ribadisce l’importanza del marchio Frau per il Gruppo e la centralità di Tolentino quale polo strategico e direzionale per quanto attiene allo sviluppo e alla ricerca sul prodotto e sui materiali, con particolare riferimento alla pelle, sul marketing, sul design e sullo stile, nonchè quale sito fondamentale per la realizzazione dei prodotti a marchio Frau e per la divisione Car; che unitamente alla Direzione Brand Frau (responsabile della ricerca e sviluppo, stile, marketing e comunicazione sulla marca Frau), alla Direzione Interiors in Motion, responsabile del business allestimenti, alla Direzione Manufaturing Internazionale, alla Direzione Contract Frau, e al responsabile acquisti per la categoria pelle, già presenti sul sito di Tolentino, verranno create e localizzate a Tolentino nei prossimi mesi nuove funzioni nelle aree dell’ingegneria e nella sicurezza, igiene e ambiente, nonchè un’area manager commerciale responsabile di gestire le forze vendite per tutti i marchi del gruppo nel centro sud Italia”.
Profonda soddisfazione è stata espressa unanimemente anche dal mondo politico. “E’ un’intesa importante” ha affermato il Presidente della Regione, Gian Mario Spacca “per la difesa del lavoro e della coesione sociale di Tolentino e dell’intera comunità marchigiana. Poltrona Frau è un simbolo delle Marche e la Regione si è impegnata attivamente per ricercare una soluzione condivisa dalle forze sindacali e dall’azienda a questa difficile vertenza.Alcuni sacrifici debbono essere compiuti, ma nel complesso i risultati complessivi dell’intesa sono positivi per la difesa del lavoro e la riaffermazione della centralità di Tolentino nella strategia attuale e futura di Poltrona Frau: sono stati evitati gli esuberi forzati previsti inizialmente; sono previsti incentivi per esodi su base volontaria; l’azienda si è impegnata a confermare e rafforzare Tolentino quale polo strategico e direzionale di Poltrona Frau, soprattutto per gli aspetti più qualificanti della progettazione, dello sviluppo e del design del prodotto; le istituzioni si impegnano ad un monitoraggio della situazione e ad accompagnare i processi di riorganizzazione, anche con azioni di formazione”. “Abbiamo lavorato” ha dichiarato l’assessore regionale alle attività produttive Fabio Badiali “per tutelare l’occupazione, evitare la penalizzazione di Tolentino, rafforzre la competitività di Poltrona Frau: sono stati fatti grandi passi avanti per la conclusione dell’intesa sia da parte del Sindacato che dell’Azienda. I risultati di questa disponibilità alla collaborazione sono evidenti. Ne trae vantaggio Tolentino e l’intero territorio delle Marche”. Il vicepresidente del consiglio regionale Francesco Comi ha ringraziato “Spacca e Badiali, ma anche e soprattutto sindacati e Rsu che tanto hanno fatto per raggiungere questo risultato. Per Tolentino è un giorno importante”.
La Provincia, che è stata presente alle varie fasi della trattativa con l’assessore al Lavoro, Andrea Blarasin, ritiene che l’accordo raggiunto oggi ad Ancona rappresenti un importante risultato per l’economia, in grado di rafforzare la fiducia nel sistema delle imprese di qualità del maceratese. “La soluzione” ha dichiarato il presidente Franco Capponi “rafforza il progetto di competitività industriale dell’Azienda senza penalizzare i lavoratori”.
(Nella foto di Fabio Falcioni: la manifestazione di protesta nel primo sciopero alla Frau).

Blarasin: “Macerata è una città ferma e incapace di affrontare (e risolvere) i suoi problemi"

di Andrea Blarasin
Macerata, una città ferma, incapace di affrontare e risolvere i suoi problemi, mancano gli obiettivi e s’improvvisano soluzioni. E’ tempo di fermare l’assurda contrapposizione fra commercianti e Amministrazione comunale: i conflitti fini a se stessi non servono, né le accuse di “arroganza”, i battibecchi, gli scontri polemici. Tra le tante lacune ciò che maggiormente manca a questa Amministrazione è il senso di responsabilità nei confronti dei cittadini e il buon senso di prendere le giuste decisioni! In ogni paese del mondo, i centri storici rappresentano l’eccellenza e il cuore pulsante della città in quanto sono trainanti per le attività economico-culturali e aggreganti per la socializzazione; la nostra città, già sofferente per essere stata svuotata dalla concorrenza dei centri commerciali (non secondaria importanza la loro dotazione di ampi e gratuiti parcheggi), non sente il bisogno di sterili polemiche interne, che hanno la sola valenza di apparire agli occhi degli altri come una guerra tra poveri. Iniziative quali il mercatino “Il barattolo” e le varie tendopoli che ogni tanto appaiono in piazza sono solo palliativi, pur lodevoli, se non inseriti in un contesto di più ampia visione: quella visione politica globale che finora è “il grande assente” in città. Per rimettere in moto il centro serve ben altro, una serie d’iniziative degne di un capoluogo di provincia, collegate fra loro dall’inizio alla fine dell’anno, magari seguendo un unico filo conduttore (Pierluigi Pizzi allo Sferisterio docet). Poi è necessario dare un grande segnale di ospitalità, rendendo più accessibili, economicamente e strutturalmente i parcheggi esistenti, e creando “il parcheggio” a servizio diretto del centro storico, l’agognato parcheggio sotto rampa Zara o, comunque detto, di Fonte Maggiore. Sono disponibile fin da ora a essere un punto di riferimento per coloro che, come me, vogliono contribuire a un decisivo miglioramento per cambiare lo status quo cittadino rimuovendo il luogo comune che da troppo tempo inquadra e qualifica i maceratesi: quieta non movere!

Blarasin: Fileni e Simonelli esempi da seguire

da “Il resto del Carlino” – Marche Economia.

“La Fileni di Cingoli e la Nuova Simonelli di Belforte del Chienti sono due grandi esempi da seguire, due esempi che ci fanno capire che forse la ripresa dalla crisi potrebbe essere più rapida del previsto”. Parole dell’Assessore al Lavoro della Provincia di Macerata, Andrea Blarasin, dopo i riconoscimenti a livello nazionale ottenuti dalle due aziende. I numeri parlano chiaro: la Fileni sfiorerà un più 30% per l’anno 2009, la nuova Simonelli ha chiuso il 2008 con un fatturato di 27 milioni di euro in crescita del 10,9% e prevede di terminare il 2009 sugli stessi livelli positivi del 2007. “Complimenti alle capacità e responsabilità dei dirigenti e al valore di tutti i dipendenti che lavorano nelle due aziende – dice Blarasin – perché i grandi risultati sono sempre il frutto della volontà e dell’impegno di tutti. La Fileni e la Nuova Simonelli sono aziende che, pur entrando nel mercato globale, sono rimaste straordinariamente italiane; non hanno spostato la produzione nell’Europa dell’Est o in Cina, il loro è un Made in Italy al 100%. E’ da evidenziare, inoltre, che nessun lavoratore è stato licenziato o messo sotto cassa integrazione, anzi continuano ad assumere. Aziende che non ricorrono ad aiuti statali ed investono nella ricerca, nell’innovazione tecnologica,riconoscendo l’importanza di valori come la tradizione,la qualità e le risorse umane. Vogliamo dare ascolto a tutte le aziende che vogliono crescere, alle imprese che sono più esposte ai colpi della crisi, ai piccoli imprenditori e artigiani che vogliono ritrovare la forza per continuare la loro attività per poterli aiutare a superare questo momento poco favorevole. Perché la crisi può essere anche un momento di opportunità per rivolgersi e investire in settori nuovi.” Con queste parole, l’Assessore Blarasin fa sapere che si rende personalmente disponibile ad incontrare le aziende del territorio che vogliono intraprendere delle iniziative in modo da essere più competitive . “A questo scopo – conclude l’Assessore – stiamo attuando politiche di sostegno e di coordinamento per favorire la crescita e il consolidamento delle piccole e medie imprese del nostro territorio.”

Scuola e lavoro più vicini, grazie a 5 corsi sperimentali

Macerata, 12 ottobre 2009 – Scuola e lavoro sono spesso troppo distanti? I giovani che terminano gli studi si trovano spaesati e sono poco preparati per affrontare il mondo del lavoro? Per rispondere a queste domande e trovare una ricetta contro il fenomeno delle dispersione scolastica, la Provincia di Macerata ha deciso di mettere in piedi un percorso di “rimotivazione” dei giovani, attraverso il quale gli studenti degli Istituti professionali di Stato potranno ottenere, oltre al diploma, anche un attestato di qualifica da “spendere” nel mondo del lavoro.

L’iniziativa, promossa dagli assessorati all’Istruzione e alla Formazione professionale della Provincia d’intesa con gli Istituti professionali di Stato, consiste nello sviluippo di percorsi integrati che affiancano i normali programmi di istruzione scolastica, con offerte formative specifiche a indirizzo professionale.

In particolare sono 5 i corsi sperimentali a cui l’amministrazione provinciale ha dato il via libera. Due nell’Istituto professionale “V. Bonifazi” di Civitanova: operatore dell’abbigliamento (settore calzatura) e operatore della ristorazione (nella sede staccata di Recanati). Altri tre percorsi formativi riguardano l’Istituto professionale per l’industria “E.Rosa” dislocato su tre sedi: parrucchiere ed estetista (sede di Sarnano), operatore grafico-fashion design nel settore legno (sedi di San Ginesio), operatore grafico-fashion design (sede di Tolentino). Un aiuto in più, quindi, per chi sogna una carriera da estetista o parrucchiera, ma anche per chi crede che il proprio futuro sia nel mondo della moda, dell’abbigliamento, ecc.

“I percorsi sperimentali integrati – ha chiarito l’Assessore Andrea Blarasin – sono veri e propri corsi di formazione triennali svolti in partenariato tra la scuola e il Centro per l’impiego, l’orientamento e la formazione della Provincia”. L’Assessore Nazareno Agostini ha precisato che “il prossimo anno questi corsi non saranno più sperimentali e il loro sviluppo sarà legato alla nuova riforma scolastica”. La giunta provinciale ha autorizzato anche un ulteriore corso per “autoriparatore” che l’Ipsia “Ercole Rosa” attiverà nella sede di Tolentino in collaborazione con un’importante azienda automobilistica.