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Blarasin: “Macerata è una città ferma e incapace di affrontare (e risolvere) i suoi problemi"

di Andrea Blarasin
Macerata, una città ferma, incapace di affrontare e risolvere i suoi problemi, mancano gli obiettivi e s’improvvisano soluzioni. E’ tempo di fermare l’assurda contrapposizione fra commercianti e Amministrazione comunale: i conflitti fini a se stessi non servono, né le accuse di “arroganza”, i battibecchi, gli scontri polemici. Tra le tante lacune ciò che maggiormente manca a questa Amministrazione è il senso di responsabilità nei confronti dei cittadini e il buon senso di prendere le giuste decisioni! In ogni paese del mondo, i centri storici rappresentano l’eccellenza e il cuore pulsante della città in quanto sono trainanti per le attività economico-culturali e aggreganti per la socializzazione; la nostra città, già sofferente per essere stata svuotata dalla concorrenza dei centri commerciali (non secondaria importanza la loro dotazione di ampi e gratuiti parcheggi), non sente il bisogno di sterili polemiche interne, che hanno la sola valenza di apparire agli occhi degli altri come una guerra tra poveri. Iniziative quali il mercatino “Il barattolo” e le varie tendopoli che ogni tanto appaiono in piazza sono solo palliativi, pur lodevoli, se non inseriti in un contesto di più ampia visione: quella visione politica globale che finora è “il grande assente” in città. Per rimettere in moto il centro serve ben altro, una serie d’iniziative degne di un capoluogo di provincia, collegate fra loro dall’inizio alla fine dell’anno, magari seguendo un unico filo conduttore (Pierluigi Pizzi allo Sferisterio docet). Poi è necessario dare un grande segnale di ospitalità, rendendo più accessibili, economicamente e strutturalmente i parcheggi esistenti, e creando “il parcheggio” a servizio diretto del centro storico, l’agognato parcheggio sotto rampa Zara o, comunque detto, di Fonte Maggiore. Sono disponibile fin da ora a essere un punto di riferimento per coloro che, come me, vogliono contribuire a un decisivo miglioramento per cambiare lo status quo cittadino rimuovendo il luogo comune che da troppo tempo inquadra e qualifica i maceratesi: quieta non movere!

Blarasin: Fileni e Simonelli esempi da seguire

da “Il resto del Carlino” – Marche Economia.

“La Fileni di Cingoli e la Nuova Simonelli di Belforte del Chienti sono due grandi esempi da seguire, due esempi che ci fanno capire che forse la ripresa dalla crisi potrebbe essere più rapida del previsto”. Parole dell’Assessore al Lavoro della Provincia di Macerata, Andrea Blarasin, dopo i riconoscimenti a livello nazionale ottenuti dalle due aziende. I numeri parlano chiaro: la Fileni sfiorerà un più 30% per l’anno 2009, la nuova Simonelli ha chiuso il 2008 con un fatturato di 27 milioni di euro in crescita del 10,9% e prevede di terminare il 2009 sugli stessi livelli positivi del 2007. “Complimenti alle capacità e responsabilità dei dirigenti e al valore di tutti i dipendenti che lavorano nelle due aziende – dice Blarasin – perché i grandi risultati sono sempre il frutto della volontà e dell’impegno di tutti. La Fileni e la Nuova Simonelli sono aziende che, pur entrando nel mercato globale, sono rimaste straordinariamente italiane; non hanno spostato la produzione nell’Europa dell’Est o in Cina, il loro è un Made in Italy al 100%. E’ da evidenziare, inoltre, che nessun lavoratore è stato licenziato o messo sotto cassa integrazione, anzi continuano ad assumere. Aziende che non ricorrono ad aiuti statali ed investono nella ricerca, nell’innovazione tecnologica,riconoscendo l’importanza di valori come la tradizione,la qualità e le risorse umane. Vogliamo dare ascolto a tutte le aziende che vogliono crescere, alle imprese che sono più esposte ai colpi della crisi, ai piccoli imprenditori e artigiani che vogliono ritrovare la forza per continuare la loro attività per poterli aiutare a superare questo momento poco favorevole. Perché la crisi può essere anche un momento di opportunità per rivolgersi e investire in settori nuovi.” Con queste parole, l’Assessore Blarasin fa sapere che si rende personalmente disponibile ad incontrare le aziende del territorio che vogliono intraprendere delle iniziative in modo da essere più competitive . “A questo scopo – conclude l’Assessore – stiamo attuando politiche di sostegno e di coordinamento per favorire la crescita e il consolidamento delle piccole e medie imprese del nostro territorio.”

Scuola e lavoro più vicini, grazie a 5 corsi sperimentali

Macerata, 12 ottobre 2009 – Scuola e lavoro sono spesso troppo distanti? I giovani che terminano gli studi si trovano spaesati e sono poco preparati per affrontare il mondo del lavoro? Per rispondere a queste domande e trovare una ricetta contro il fenomeno delle dispersione scolastica, la Provincia di Macerata ha deciso di mettere in piedi un percorso di “rimotivazione” dei giovani, attraverso il quale gli studenti degli Istituti professionali di Stato potranno ottenere, oltre al diploma, anche un attestato di qualifica da “spendere” nel mondo del lavoro.

L’iniziativa, promossa dagli assessorati all’Istruzione e alla Formazione professionale della Provincia d’intesa con gli Istituti professionali di Stato, consiste nello sviluippo di percorsi integrati che affiancano i normali programmi di istruzione scolastica, con offerte formative specifiche a indirizzo professionale.

In particolare sono 5 i corsi sperimentali a cui l’amministrazione provinciale ha dato il via libera. Due nell’Istituto professionale “V. Bonifazi” di Civitanova: operatore dell’abbigliamento (settore calzatura) e operatore della ristorazione (nella sede staccata di Recanati). Altri tre percorsi formativi riguardano l’Istituto professionale per l’industria “E.Rosa” dislocato su tre sedi: parrucchiere ed estetista (sede di Sarnano), operatore grafico-fashion design nel settore legno (sedi di San Ginesio), operatore grafico-fashion design (sede di Tolentino). Un aiuto in più, quindi, per chi sogna una carriera da estetista o parrucchiera, ma anche per chi crede che il proprio futuro sia nel mondo della moda, dell’abbigliamento, ecc.

“I percorsi sperimentali integrati – ha chiarito l’Assessore Andrea Blarasin – sono veri e propri corsi di formazione triennali svolti in partenariato tra la scuola e il Centro per l’impiego, l’orientamento e la formazione della Provincia”. L’Assessore Nazareno Agostini ha precisato che “il prossimo anno questi corsi non saranno più sperimentali e il loro sviluppo sarà legato alla nuova riforma scolastica”. La giunta provinciale ha autorizzato anche un ulteriore corso per “autoriparatore” che l’Ipsia “Ercole Rosa” attiverà nella sede di Tolentino in collaborazione con un’importante azienda automobilistica.

Formazione e Lavoro: 150 giovani avviati a tirocini in aziende e enti

Sono centocinquanta i giovani inoccupati che la Provincia di Macerata ha avviato nei mesi scorsi in percorsi di formazione in aziende ed enti, nell’ambito del progetto “Tirocinio”. Grazie a questo strumento, essi hanno potuto maturare esperienze professionali inerenti il proprio titolo di studio o il proprio interesse professionale, conoscendo direttamente le realtà del mercato del lavoro locale.
“Si tratta di un’esperienza – precisa l’assessore alla Formazione professionale e politiche del Lavoro, Andrea Blarasin – che ha una durata minima di tre mesi e massima di sei, elevabile a nove mesi per i soli neolaureati. E’ molto utile sia per coloro che svolgono il tirocinio, sia per coloro che ospitano i tirocinanti. I primi, infatti, hanno la reale possibilità di ’sperimentarsi’ in un’attività lavorativa di proprio interesse. Nel contempo, l’azienda o l’ente pubblico ha modo di impiegare e accrescere le competenze del tirocinante, traendo dal suo inserimento uno spunto per l’innovazione organizzativa, di processo o di prodotto”.
Esistono due formule di attivazione dei tirocini formativi: uno finanziabile (sulla base di un apposito bando) ed uno non finanziabile. Il primo consiste nel riconoscimento al giovane tirocinante di un’indennità individuale mensile, che varia dai 200 ai 350 euro, rapportata alla distanza percorsa per raggiungere la sede del tirocinio. “Questo tipo di tirocinio– spiega Anna De Amicis, che in assessorato si occupa del relativo servizio – si può attivare presso datori di lavoro privati che ricadono fra le micro, piccole e medie imprese o enti pubblici. In favore dell’azienda o dell’ente, la Provincia riconosce il rimborso dei costi per le assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro e per la responsabilità civile”.
Il tirocinio non finanziabile non prevede indennità o rimborsi per il tirocinante né il riconoscimento delle spese di assicurazione sostenute dalle aziende o dagli enti pubblici. Questo formula è destinata ai datori di lavoro non contemplati dall’avviso pubblico dei tirocini finanziabili ovvero ad aziende di grandi dimensioni, studi professionali e studi associati, associazioni iscritte all’albo nazionale o regionale oppure comunale con almeno un dipendente a tempo indeterminato.
La Provincia ha destinato quest’anno al progetto una quota di circa 130 mila euro del Fondo sociale europeo.

Frau, stop alle trattative

di Roberto Scorcella

Brusco stop alle trattative fra sindacati e azienda sugli esuberi a Poltrona Frau. I rappresentanti dei lavoratori, dopo l’incontro di oggi, parlano apertamente di rottura della trattativa, tanto che non è stato calendarizzato nessun altro incontro. Anche se dai 66 esuberi si è passati a un numero decisamente inferiore, 47, mancano prospettive per almeno quindici unità per le quali non viene prospettata alcuna soluzione a differenza di chi potrebbe uscire dall’azienda su base volontaria, con incentivi al prepensionamento o con il trasferimento ad altre aziende impegnate in attività collaterali alla Frau. Ma i sindacati hanno espresso chiaramente la loro posizione: si può discutere solamente di uscite volontarie. Inoltre, non si è parlato degli importi degli incentivi.
Quello di oggi era il primo incontro dopo la chiusura della prima fase della trattativa, dove non si è giunti ad un accordo a 45 giorni dalla data in cui Poltrona Frau ha avviato la procedura di mobilità. La trattativa in sede locale era stata sospesa ed è stata avviata una nuova trattativa con il coinvolgimento della Regione. All’incontro, infatti, era presente anche l’assessore regionale al Lavoro, Fabio Badiali. I sindacati, quindi, sono pronti a proseguire la battaglia e per questo nei prossimi giorni metteranno in atto le otto ore di sciopero che erano state già proclamate precedentemente. Saranno scioperi “a sorpresa” nel tentativo di mettere in difficoltà l’azienda. Cauto il direttore generale di Poltrona Frau, Piero Valentini, per il quale la trattativa non è chiusa, ma anzi ha fatto dei passi in avanti visto che il numero degli esuberi è già sceso da 66 a 47. “Sugli esuberi per i quali non abbiamo ancora trovato una soluzione” spiega “dovremo ragionare con la controparte”. L’assessore Badili, intanto, si è preso del tempo per valutare bene la situazione e potrebbe riconvocare azienda e sindacati la prossima settimana, anche su tavoli separati. Domani mattina i rappresentanti dei lavoratori si recheranno nella sede della Regione Marche ad Ancona dove è in programma un consiglio regionale sulla crisi occupazionale: cercheranno di incontrare il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, per rappresentargli la situazione dei lavoratori di Poltrona Frau e delle loro famiglie e chiedergli il sostegno della politica.

Il comunicato stampa della Provincia, aggiornato dopo gli sviluppi della riunione.
Alla fine della riunione che si è svolta oggi nella sede della Poltrona Frau a Tolentino, per trovare una soluzione alla vertenza in atto, le posizioni delle parti sono rimaste ancora distanti. Nel pomeriggio la riunione è continuata senza però giungere ad un possibile accordo. Le organizzazioni sindacali hanno dichiarato la loro disponibilità ad accettare procedura di prepensionamento solo ed esclusivamente su base volontaria trovando in questo contrarietà da parte dell’Azienda. Anche le offerte di incentivi presentata da quest’ultima per favorire le dimissioni sono state ritenute insufficienti da parte dei rappresentanti dei lavoratori.
“Noi continueremo a perseguire ogni sforzo per mantenere la nostra azione di mediazione” – ha dichiarato in serata l’assessore provinciale al Lavoro, Andrea Blarasin, il quale ha seguito fino al termine la riunione a Tolentino dove in mattinata aveva partecipato anche il presidente della Provincia, Franco Capponi.
Proprio Capponi, a sostegno della trattativa, aveva comunicato alle parti la disponibilità della Provincia a mettere in atto progetti mirati di formazione per i lavoratori che accettino volontariamente il trasferimento ad altre aziende. Pur riconoscendo all’azienda la piena legittimità di porre in essere iniziative di riorganizzazione, da parte delle istituzioni è stato ribadito come tali riorganizzazioni debbano risultare strategiche per rafforzare la redditività dell’azienda stessa e garantire nel contempo il mantenimento sul territorio della produzione, del marchio e della leadership di Poltrona Frau.
Ai rappresentanti dell’azienda il presidente Capponi e l’assessore Blarasin hanno tenuto a rimarcare come il brand Frau sia oggi un prodotto del territorio maceratese, rappresenti un modello di impresa e sia anche l’orgoglio dei lavoratori che con la loro professionalità e manualità hanno saputo farlo sviluppare, suscitando un grande appeal dei mercati verso tali prodotti.
La Provincia ha comunicato anche il proprio impegno ad attivare misure di sostegno per far fronte a situazioni di precariato, incentivando nel contempo creazioni di nuove micro imprese ed agevolare così iniziative di lavoro autonomo.
In serata l’assessore provinciale Blarasin, nel comunicare che la Provincia insisterà per portare avanti la propria mediazione, si è dichiarato fiducioso sulla possibilità di far incontrare nuovamente le parti in una sede istituzionale, eventualmente anche a livello regionale. Un accordo sulla vertenza Frau – ha detto Blarasin – è necessario per l’Azienda, per i lavoratori dell’industria tolentinate e per l’impatto positivo che avrebbe in tutto il territorio maceratese.

Nuova Italia interviene sul parcheggio di Rampa Zara

Macerata – Finalmente in maggioranza qualcuno ha cominciato a scoprire… l’acqua calda!
Il riferimento è a quel parcheggio tanto vagheggiato dai cittadini maceratesi che, affettuosamente, lo chiamano “Parcheggio di Rampa Zara”: il figlio che non c’è! Sono più di 20 anni che se ne sente la necessità, tanto che all’epoca ci fu a suo favore una sottoscrizione firmata da oltre 5mila persone. Anche in tempi più recenti l’associazione di commercianti del centro storico “Macerata Futura” presentò alla città un progetto firmato dall’architetto Guido Strinati, appoggiato da 1500 firme, per realizzare il sospirato e sognato parcheggio, che avrebbe anche risolto il problema degli autobus fermi in attesa su una corsia di viale Leopardi. Ma il sindaco Meschini, lapidario, rispose: “Porta jella!” e non se ne fece nulla, anche se, con valenza elettorale, aveva inserito nel suo ultimo programma un vago accenno al fantomatico parcheggio. Quello che stupisce è che sia proprio il già sindaco Maulo a dichiarare che è necessaria un’area di sosta a Fontemaggiore. Proprio lui che, affossando il progetto Longarini a favore della galleria, aveva impedito la realizzazione di quel parcheggio che avrebbe completato la “corona” per le soste a servizio della città. Oggi scopre che è necessario e lo giustifica, copia conforme, con le motivazioni presenti nel progetto di Strinati e con quanto sentenziò il costoso studio sul traffico della Sintagma: per chi viene da Recanati e Montelupone, via Pace, è necessaria un’area di sosta nella zona sotto la rampa Zara. Peccato non abbia citato la più stringente necessità dei commercianti del centro storico sempre più soli dentro i propri negozi, grazie alla desertificazione in atto favorita dalla mancanza di un’area di sosta mirata. Un altro segnale da questa maggioranza, che sul tema “parcheggio di rampa Zara” si sta sfaldando, viene da una chiara e diretta dichiarazione rilasciata dall’Assessore Giovanni Di Geronimo al mensile dell’Università: “Quel parcheggio s’ha da fare!” Peccato che tutte queste parole arrivino a fine mandato, quando non ci sono più i tempi per fare niente per cui sanno un po’ d’ipocrisia. Intanto il solito centinaio di auto, ogni mattina, parcheggia lungo la strada di Fontemaggiore, proprio sotto la rampa Zara, sfidando i cartelli di divieto di sosta: sono pronte per occupare l’area di sosta che ancora non c’è…
Associazione dei Circoli della Nuova Italia di Macerata

L’assessore Blarasin: tra le misure anticrisi anche 700 mila euro per nuove imprese

La Provincia di Macerata mette a disposizione 700 mila euro, finanziati con fondi europei, per sostenere la creazione di nuove imprese e favorire l’occupazione nei settori strategici per lo sviluppo locale. Una misura da affiancare alle altre iniziative, che in queste settimane vedono un passaggio alla fase operativa, volte insieme a sostenere l’economia provinciale contro la crisi.

Con questo ulteriore strumento, L’Assessore alle politiche per il lavoro e la formazione, Andrea Blarasin, intende perseguire politiche di sostegno al territorio in un momento critico in cui, anche nella nostra provincia, persistono diverse situazioni occupazionali e aziendali difficili.
Il valore aggiunto della misura sarà inoltre l’abbandono di una logica di tipo assistenziale e l’incoraggiamento di idee innovative dei cittadini.

I lavoratori dipendenti, atipici, in cassa integrazione (ordinaria e straordinaria) e i soggetti svantaggiati come da bando, che vorranno costituire una piccola e media impresa nei prossimi mesi, potranno vedersi riconosciuto un contributo dal 40 al 100% della spesa ammissibile fino ad un massimo di 25 mila euro. Tale somma sarà elevabile fino a 30 mila euro per i soggetti espulsi dal mercato del lavoro o per i soggetti disabili.
Il bando mira dunque a ricollocare coloro che sono stati espulsi dal mercato del lavoro o i lavoratori dipendenti che vogliano mettersi in proprio. Tuttavia, potranno beneficiare dell’incentivo anche i disoccupati iscritti ai CIOF da almeno 6 mesi.
L’Assessore Blarasin ritiene inoltre che questo intervento, insieme alle altre azioni, possa essere un valido strumento per superare le situazioni di disagio dei lavoratori che entreranno in mobilità nelle prossime settimane.

La domanda dovrà essere compilata attraverso il sito http://siform.regione.marche.it, successivamente firmata e inviata anche in formato cartaceo all’indirizzo:
Provincia di Macerata – Settore VI – Servizio Sostegno all’Occupazione -Via Armaroli, 42/44 -62100 Macerata – entro il 15 Ottobre 2009.
Per ulteriori dettagli e informazioni consultare il bando e i relativi allegati al sito web http://formazione.provincia.mc.it, www.lavoro.mc.it, oppure presso i Centri e Sportelli per l’Impiego, l’Orientamento e la Formazione della Provincia di Macerata.

Nasce l’associazione "Circoli Nuova Italia della Provincia di Macerata"

Nei giorni scorsi è nata l’Associazione “Circoli Nuova Italia della provincia di Macerata” che aderisce all’associazione nazionale “Nuova Italia” il cui Presidente è il Sindaco di Roma Gianni Alemanno.
Tra i fondatori dell’associazione provinciale figurano, tra gli altri, l’assessore provinciale Andrea Blarasin (assessore provinciale) e Mirco Braconi (presidente provinciale Giovane Italia). La guida dell’associazione provinciale, che avrà sede e segreteria operativa a Civitanova Marche in via Einaudi n. 410, è stata affidata alla maceratese Sara Maccari, che avrà il compito di coordinare i vari circoli delle realtà locali al fine di tracciare le nuove linee programmatiche per consolidare il progetto politico del centrodestra.
Nuova Italia, anche sulla base del risultato ottenuto dal centrodestra alle scorse elezioni provinciali, vuole essere coscienza critica e costruttiva all’interno del Pdl, con un’azione politica e culturale finalizzata a costruire un soggetto capace di essere laboratorio di idee e di proposte concrete.
Per i Circoli Nuova Italia maceratesi il patrimonio di impegno e progettualità costruito nei mesi della campagna elettorale non deve andare disperso, ma deve rappresentare, al contrario, il nuovo punto di partenza per un percorso incentrato sui valori sociali e comunitari capaci di riportare la persona al centro.
A tal fine sono anche stati nominati i vari responsabili comunali: Federico Cirilli sarà il responsabile di Macerata, Daniele Rossi quello di Civitanova Marche, Valeria Ruiti Spurio a Tolentino, Fabio Ambrosini a Recanati, Piero Frattari a Potenza Picena, Alberto Pilato a San Severino Marche.
Associazione Circoli Nuova Italia della Provincia di Macerata
Il Presidente
Sara Maccari

Marche/Crisi: Provincia Macerata incontra banche per microcredito

(ASCA) – Macerata, 7 ago

Dare una risposta alle situazioni di maggior bisogno nell’intento di offrire un piccolo contributo per contrastare le difficolta’ derivanti da una crisi economica lunga e profonda. Questo il senso del progetto ”Microcredito” della Provincia di Macerata, oggetto di un incontro tra l’Assessore alla formazione e lavoro, Andrea Blarasin e i presidenti delle tre banche di credito cooperativo (Recanati-Colmurano, Civitanova-Montecosaro, Monti Sibillini) che hanno sottoscritto a giugno la convenzione. La riunione e’ stata l’occasione per stabilire le modalita’ di avvio del progetto che, subito dopo Ferragosto, entrera’ nella fase si realizzazione vera e propria. Il progetto prevede la possibilita’, grazie a un apposito fondo di garanzia di 100.000 euro stanziato dalla Provincia di Macerata, di accesso agevolato a piccoli crediti (fino ad un massimo di 3.000 euro) finalizzati a fronteggiare situazioni di particolare bisogno, a condizioni particolarmente favorevoli quanto ad interessi, spese e commissioni.
Parteciperanno attivamente anche i cinque Ambiti Territoriali Sociali, chiamati a far parte, insieme con le banche e la Provincia, del Comitato tecnico scientifico che coordina e sovrintende il progetto.
L’assessore Blarasin ha auspicato che ”nel prossimo futuro, non appena il progetto avra’ inizio, possano aderire anche altri istituti di credito. Analogamente lo stesso e’ aperto ad eventuali altri soggetti pubblici o privati e dell’associazionismo che volessero implementare il fondo di garanzia aperto dalla Provincia di Macerata, al fine di dare maggiore consistenza economica all’iniziativa”.
(Asca)

Provincia: da fondo sociale europeo, 13 mln per ammortizzatori

(ASCA) – Macerata, 5 ago – Tredici milioni di euro della quota del Fondo sociale europeo 2007/2013 di competenza della Provincia di Macerata potranno essere utilizzati per sostenere il momento economico e occupazionale, attraverso ammortizzatori sociali da destinare ai lavoratori in Cassa integrazione ordinaria o straordinaria e mobilita’. E’ quanto stabilito nella prima seduta di agosto della Commissione regionale per il lavoro alla quale hanno partecipato tutte le parti sociali e gli assessori alla formazione e lavoro delle Province marchigiane, al fine di definire le linee guida per l’attuazione dell’accordo Stato-Regioni del febbraio 2009, in tema di misure anticrisi e per decidere anche in ordine dagli ammortizzatori sociali in deroga.
”La realizzazione dell’intervento – ha spiegato l’assessore provinciale al Lavoro Andrea Blarasin – passera’ attraverso 3 specifici momenti, l’erogazione dell’indennita’ integrativa mensile per i lavoratori, l’attivita’ dei centri per l’impiego e l’istituzione di specifici percorsi formativi”.
L’Assessorato provinciale alla formazione e lavoro di Macerata ha il compito di predisporre gli interventi volti a riorganizzare i Centri per l’impiego, affinche’ possano reagire all’aumentata mole di richieste, e a dotare i Centri di una nuova gamma di servizi all’utenza, esigenza ormai sentita come improcrastinabile.
Nel prossimo mese di settembre la Provincia di Macerata passera’ alla fase operativa. A tale scopo l’assessore Blarasin convochera’ la Commissione provinciale per il Lavoro, cui la legge attribuisce funzioni decisionali, di consultazione e di concertazione in materia di lavoro, al fine di sottoporre all’esame della stessa anche le linee guida per gli ammortizzatori sociali.
red/rg/ss
(Asca)